Più soldi in busta paga con il nuovo DLAiuti

Il (mini) taglio del cuneo fiscale previsto dal dl Aiuti bis porterà a un aumento degli stipendi ma, in attesa di un intervento più corposo, si tratta di piccoli aumenti. Secondo i calcoli del Corriere della Sera per un lavoratore con un reddito di 35 mila euro l’anno lordi, il taglio si tradurrebbe in un aumento mensile dello stipendio di circa 27 euro. Una cifra che scende a 22 euro nel caso di un reddito lordo di 28mila euro e a 12 euro per un lavoratore con un reddito di 15mila euro

A partire da settembre è previsto un anticipo, pari al 2%, della rivalutazione delle pensioni. Scatterà, invece, a gennaio 2023 l’aumento definitivo che, tenendo conto dell’attuale dato dell’inflazione, il Corriere della Sera stima oltre l’8%. Il meccanismo attuale per la rivalutazione prevede tre fasce: il 100% fino a 4 volte la pensione minima, ovvero 523 euro al mese; il 90% tra 4 e 5 volte il minimo e i 75% sopra questa soglia. Dopo l’anticipo di settembre, bisognerà calcolare il conguaglio sulla base dell’indice annuo dell’inflazione accertato dall’Istat.