Pensioni, rivalutazioni in arrivo: la circolare Inps

Come precisato dall’Inps, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre le pensioni fino a 2.962 euro lordi avranno un aumento che sarà del 2% per la quota fino a 2.097,40, dell’1,80% per quella fino a 2.621,75 euro e dell’1,50% per quella fino a 2.962 euro lordi (qui abbiamo riportato il calendario delle pensioni di ottobre).Gli aumenti in generale non possono comunque superare i 52,44 euro al mese corrisposti ad ogni assegno, per i tre mesi da applicare al limite superiore di importo. L’incremento sulla rata della tredicesima mensilità è riconosciuto in proporzione ai ratei di tredicesima spettanti. L’aumento non sarà uguale per tutte le pensioni, ma dipenderà dalle fasce di reddito corrispondenti, secondo queste aliquote:

  • il 100% dell’indice di rivalutazione per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo. In questo caso l’incremento sarà del 2% più il conguaglio
  • il 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (fino a 2.577,90 euro)
  • il 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo (oltre i 2.577,90 euro).

L’Ente di previdenza specifica poi che per le prestazioni assistenziali “l’aumento perequativo trova applicazione sulle pensioni di inabilità e sull’assegno mensile di assistenza nonché sulla pensione per sordi e sulla pensione per ciechi.”

Ad essere interessati sono circa 16 milioni di cittadini ovvero tutti coloro che percepiscono: trattamento pensionistico erogato da previdenza pubblica, gestione da lavoro autonomo, gestione sostitutiva, esonerativa, esclusiva, integrativa; pensione diretta, indiretta, di reversibilità. Mentre restano escluse dalla rivalutazione le “indennità di natura assistenziale, nello specifico: indennità di accompagnamento, indennità per ciechi parziali, indennità per ciechi assoluti, indennità di comunicazione, indennità di frequenza e indennità di talassemia.”