La grattachecca

La grattachecca, da non confondere con la granita perchè il dettaglio che la contraddistingue è il ghiaccio: nella grattachecca va tritato grossolanamente.



La sua nascita risale ai tempi dell’antica Roma. “Gratta, gratta Checca”: con queste parole un marito chiedeva alla propria moglie di grattare la “checca”, ovvero il blocco di ghiaccio recuperato sui monti e conservato sotto terra, per preparare la famosa “grattachecca”.



Secondo Treccani quello corretto è “ghiacciata”, anche se a volte viene denominata “granatina”, a Napoli la chiamano “rattata” o “cazzimbocchio”, a Palermo “grattatella”, a Bari “grattamarianna” e in Calabria “scirubetta”.